22 marzo 2019 “Gazzetta dello Sport” parla del contributo di MegaRide al fianco di Ducati sul caso del “cucchiaio”.

Si chiama Megaride e si pronuncia all’ italiana, omaggio all’isolotto sul quale sorge caste dell’Ovo a Napoli. E’ la start up creata due anni e mezzo fa da Flavio Farroni, Aleksandr Sakhnevych e Francesco Timpone, ricercatori del gruppo di Dinamica del Veicolo del dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università Federico II di Napoli. Per Ducati in MotoGp (e per Audi in F.E. e DTM), esplora la riproduzione in tempo reale dei fenomeni fisici riguardanti l’interazione del veicolo con l’ambiente esterno, in particolare col suolo. Come spiega l’ingegner Farroni, << l’analisi e la modellazione degli aspetti termodinamici legati alle prestazioni degli pneumatici rappresenta un aspetto cruciale. L’impiego delle nostre tecnologie fornisce vantaggi nello sviluppo di veicoli, per massimizzare le prestazioni degli pneumatici, realizzando una piattaforma di simulazione sia per le analisi sia per riprodurre, con simulatori dinamici, sensazioni e dati reali. Rispetto alle auto, il modello richiede un approfondimento 5 volte più elevato, in quanto l’impronta di contatto nelle moto si allarga in laterale>>.

Riguardo la protesta contro la Ducati, pur ravvisando << un trascurabile effetto aerodinamico, come con qualsiasi elemento presente sulla moto, quello posizionato sotto il forcellone della GP19 crea un flusso d’aria ottimizzato verso la gomma posteriore per evitare un surriscaldamento eccessivo del pneumatico. Tenere sotto controllo la temperatura ti permette di ottimizzare la prestazione della gomma visto che a generare il grip è lo strato sottostante alla superficie esterna, non misurabile dalle termocamere. proprio in virtù dello studio fatto con Ducati, quello che posso dire dal lato nostro è che quell’elemento serve ad ottimizzare i flussi termici, è stato pensato proprio per quel motivo>>.